Oratorio di San Giorgio (Padova), nuova illuminazione per gli affreschi di Altichiero da Zevio

Nella città di Padova sono conservati alcuni dei cicli pittorici tra i più significativi dell’arte pittorica del Trecento, tra cui le opere di Giotto nella Cappella degli Scrovegni. Da pochi mesi si è concluso un importante opera di restauro percettivo di un’altro celebre capolavoro ovvero le pareti affrescate dal pittore veneto Altichiero da Zevio all’interno dell’Oratorio di San Giorgio che offrono al pubblico una nuova visione dell’opera pittorica considerata tra le più importanti del XIV secolo.

L’ Oratorio di San Giorgio venne costruito nel 1376 per conservare le spoglie della famiglia del marchese Soragna Raimondo Lupi mentre il ciclo di affreschi venne affidato ad Altichiero che pose termine alle pitture nel 1384 oggi purtroppo in parte deteriorata. La struttura architettonica ricorda quella della Cappella degli Scrovegni e si è conservata presso che inalterata tranne il monumento funebre del marchese Raimondo di cui oggi resta solo il sarcofago.

Il maestro veneto inserito dal Vasari all’interno delle sue “Vite” viene considerato oggi tra gli esponenti di rilievo del tardo trecento e per certi aspetti un anticipatore del rinascimento del XV secolo pur restando fedele alla lezione della pittura gotica di Giotto. Altichiero da Zevio nasce nel 1330 e morirà nel 1390 a Verona e fu un allievo di Turone di Maxio un pittore lombardo attivo nel veronese. Tra le sue committenze più celebri ricordiamo gli affreschi nella sala grande di Cansignorio della Scala a Verona e quelli realizzati nella Reggia Carrarese a Padova ispirati dal Petrarca di cui ne realizza un celebre ritratto. Nel 1384 gli viene affidata la realizzazione degli affreschi delle pareti dell’ Oratorio di San Giorgio a Padova in cui dipinge la Crocifissione, l’Incoronazione della Vergine, le Storie dell’infanzia di Cristo e le Storie di S. Giorgio, S. Caterina d’Alessandria e S. Lucia. In questi capolavori della pittura tardo gotico Altichiero dimostra di aver ben compreso la lezione di Giotto nella realizzazione delle luci e della resa dei volumi tramite leggere sfumature, inoltre sfoggia un attento studio fisiognomico delle espressioni umane che caratterizzano i personaggi raffigurati. Anche le linee prospettiche delle architetture fanno decisamente un passo avanti verso il Rinascimento che presto si manifesterà nella penisola del XV secolo.

Oggi questi capolavori sono di nuovo visibili al pubblico sotto una nuova luce, grazie alla realizzazione di un “restauro percettivo” promosso dalla Veneranda Arca di S. Antonio con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e di iGuzzini illuminazione. Viene così descritto il nuovo sistema di illuminazione nel comunicato stampa ufficiale:

“La precedente illuminazione, con ingombro visivo tale da disturbare un’adeguata percezione della
grandiosità degli affreschi, è stata sostituita da un impianto che si integra perfettamente
nell’architettura, garantendo un effetto di assoluta omogeneità della luce. Incassi Laser Blade
illuminano i soffitti a botte dell’Oratorio, mentre proiettori Palco e Robin ne esaltano
rispettivamente le pareti più corte e l’altare; un prodotto speciale, infine, illumina in maniera
radente le pareti laterali. Tutti gli apparecchi, installati su un binario che corre lungo la struttura
lignea perimetrale, sono dotati di temperatura colore di 3000K e indice di resa cromatica pari a 97
per garantire elevato comfort visivo ed esaltare la ricchezza cromatica degli affreschi. L’intero
sistema illuminotecnico è inoltre gestibile tramite il sistema di controllo Quick BLE e una
pulsantiera Bluetooth.”

Dopo gli importanti interventi di restauro realizzati tra il 1995 e il 1997 e questo nuovo importante miglioramento del sistema illuminotecnico, si conferisce all’Oratorio di San Giorgio una maggiore qualità in vista della candidatura tra i beni UNESCO insieme ad altri capolavori artistici presenti all’interno della Basilica di S. Antonio a Padova, quali: la Cappella di S. Giacomo affrescata dal Altichiero e la Cappella del Beato Luca Belluni affrescata da Giusto de’ Menabuoi.

  • Oratorio di San Giorgio Padova Affreschi Altichiero da Zevio foto Giovanni Pinton

Link ufficiali:

Veneranda Arca di S. Antonio – Padova

Giuseppe Bettiol – Pr Media Relations

Wikipedia – Altichiero da Zevio