
Area archeologica della città romana di Solin, Croazia.
visitata nel agosto 2011
L’area archeologica di Solin, la raggiungiamo percorrendo la strada statale E65 che da Split ci conduce verso l’antica città romana di Salona. E’ un parco spettacolare, con una miriade di reperti da visitare, la città un tempo nominata da Giulio Cesare capitale della Dalmazia, all’epoca colonia romana, nel 614 fu abbandonata dai suoi abitanti che si trasferirono a Split, sotto le spinte degli attacchi degli avari e degli slavi. All’ingresso dell’area è situata la sede del piccolo museo e il centro informazioni turistiche, che ci introduce nella Manastirine, ovvero l’area di sepoltura dei primi cristiani romani del V secolo. L’altra zona di interesse è il Tusculum, con le sculture incassate nei muri annesso ad un giardino che conserva altri importanti reperti e una bellissima fontana. Degli edifici principali ricordiamo la cattedrale del V secolo a tre navate, con al suo interno inserito il battistero, mentre al lato dell’edifico sacro erano situate le terme pubbliche. La porta cesarea del I secolo sorveglia ancora l’ingresso della città e nella parte occidentale si trovano le poche rovine della basilica di Kaplijuc e il sito che più ci colpisce, cioè l’immenso anfiteatro del II secolo, di cui si possono vedere alcuni scorci nella galleria fotografica del reportage, oggi risulta molto danneggiato, infatti fu distrutto dai veneziani nel XVII per impedire ai turchi di utilizzarlo come rifugio.
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La Redazione.