Urbino, (Marche)
Urbino (Pesaro-Urbino, Marche)

visitata nel aprile 2012

Il centro storico di Urbino è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1998 ed effettivamente rappresenta un raro esempio di centro cittadino rinascimentale rimasto praticamente intatto. Sviluppatosi attorno al nucleo romano e alle due principali arterie della città che solcano ancora l’antico tracciato del cardo e del decumano principale.

Visitiamo per primo il Palazzo Ducale del Duca di Montefeltro, che regnò sulla città nella seconda metà del Quattrocento, esemplare dell’architettura rinascimentale, è caratteristico per i torricini che ne delimitano la parte posteriore, costruiti da Luciano Laurana (1420-1479). Dopo di lui la direzione dei lavori fu affidata a Francesco di Giorgio Martini (1439-1501).
Le sue sale ospitano la Galleria Nazionale delle Marche, e tra i capolavori esposti segnaliamo: la “Flagellazione di Cristo” (1470 circa) e la Madonna di Senigallia (1470/1485) di Piero della Francesca (1416/1417 – 1492); “la predella” (1467-1468) eseguita da Paolo Uccello (1397 – 1475), facente parte della “Pala del Corpus Domini” (1472-1474) di Giusto di Gand (1430 circa – 1480 circa); e il “Ritratto di Gentildonna” (1507), meglio conosciuto come “La Muta”, di Raffaello Sanzio (1483 – 1520). Un vero gioiello dell’arte dell’intarsio è lo studiolo del Duca, un impressionante serie di ritratti, allegorie umaniste e prospettive fedelmente riprodotte, che simboleggiano lo spirito culturale della corte del Duca.All’interno del Palazzo, attraversando il cortile interno è possibile visitare anche il Museo Archeologico Nazionale con i reperti dell’epoca romana.

Il Duomo di Urbino viene costruito intorno al 1021, dopo il terremoto del 1789 venne demolita la costruzione realizzata da Giorgio Martini (1439-1501) commissionata all’epoca dal Duca, sarà in seguito ricostruito da Giuseppe da Valadier (1762-1839) con la facciata realizzata da Camillo Morigia (1743-1795) nel 1782. All’interno si trovano tre opere di Federico Barocci (1535-1612): “San Sebastiano” (1557), la “Santa Cecilia” (1555) e l’ “Ultima Cena” (1603-1608), ma anche la “Natività della Vergine” (1708) di Carlo Cignani (1628-1719). Ci colpisce la porta laterale detta “della roccia”, che presenta un bugnato decorativo di gusto tardo manierista.

Il Teatro Sanzio costruito fra il 1845-1853 dall’architetto Vincenzo Ghinelli e decoraato all’interno da Raffaele Antonioli.

Situata all’ingresso del Palazzo Ducale la Chiesa di San Domenico venne fatta costruire fra il 1362 e il 1365, il materiale di costruzione è il laterizio, la facciata si compone di una doppia scala e il protiro realizzato in travertino è un opera di Maso di Bartolomeo (1406-1456), completato da Michele di Giovanni da Fiesole (1418-1458). Nella lunetta si trova una delle magnifiche opere realizzata da Luca della Robbia (1400-1482), maestro massimo del Rinascimento nell’utilizzo della ceramica invetriata, l’opera raffigura la “Madonna con Bambino e Santi Domenico, Tommaso d’Aquino, Alberto Magno e Pietro Martire”, le figure emergono con i loro volumi e si stagliano sul fondo azzurro caratteristico dell’opera dei della Robbia. Una curiosità, nella piazza si trova un reperto che passa spesso inosservato, è un obelisco egizio situato proprio di fronte alla chiesa.

Percorrendo via Raffaello si trova anche l’ex Ospedale Santa Maria della Misericordia costruito da Francesco Santi e da Antonio di Simone nel XV secolo. L’edificio si caratterizza di un portico a tre arcate con colonne dai pregievoli capitelli, antichi resti di una delle costruzioni più estese della città.

La Chiesa di San Francesco risalente al XIII secolo fu rielaborata in gran parte dall’opera del grande Luigi Vanvitelli (1700-1773) nel 1742, del antico edificio gotico si possono ancora ammirare il campanile e il portico della facciata.

Raggiungendo a piedi la fortezza Albarnoz situata sulla collina a lato della città si puo osservare una bellissima panaromica del paesaggio di Urbino, una città che ha conquistato il cuore della nostra redazione strappandoci la promessa di un prossimo ritorno.

Link consigliati:

Comune di Urbino

UNESCO – Urbino

 

La Redazione.

 

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